Monte Zugna

Da Rovereto con una comoda strada asfaltata si arriva fino al "rifugio" Coni Zugna, avendo molto tempo a disposizione varrebbe la pena fare la strada a piedi, disseminata anch'essa di tricee/gallerie/ruderi della prima guerra mondiale.



La prima volta che son salito il tempo era questo:



niente pioggia per fortuna ma data la visibilità molto scarsa dopo la salita fino in vetta sono rientrato al "rifugio" dove mi sono fermato per "pranzo". Metto "rifugio" e "pranzo" tra le virgolette perchè per me se ci arriva una strada aperta al traffico non è un rifugio, è un ristorante/albergo un po' fuori mano e perchè per me 3 palline di polenta (si palline, come quelle del gelato), un cucchiaio di funghi e 2 fettine-ine-ine di filetto di maiale è roba da ristorante in città non da rifugio... 
Comunque, come dicevo, ci sono tornato una seconda volta, pochi giorni dopo la prima, con una visibilità decisamente diversa. Sull'escursione -parola grossa- è più che altro una passeggiata in luoghi storici c'è poco da dire, dal parcheggio in 30/40 minuti di comodo sentiero si arriva in vetta, da li poi ho girovagato fino al Passo della Portela per poi ritornare percorrendo la strada fatta all'andata.


Il famoso "trincerone" il cui restauro ha generato non poche polemiche

Essendoci poca acqua in zona, parte di un rilievo è stato
pavimentato per incanalare l'acqua piovana in serbatoi sotterranei,
colpiti come si vede dalla voragine in primo piano da un colpo di
artiglieria.

Il "parco della pace"
Lungo tutto il percorso sono molti i punti informativi tutti con
le descrizioni in italiano, tedesco e inglese.


Ossario del Pasubio


Forte Pozzacchio

Il sentiero verso Passo della Portela

Passo della Portela








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