Superati Predazzo e il lago di Paneveggio in direzione passo Rolle, al primo tornante si parcheggia la macchina.
Il sentiero, che per il primo tratto è lo stesso già descritto
qui, parte con una comoda forestale, dopo mezz'ora si passa vicino ad una costruzione ad uso del parco di Paneveggio e dopo altri 30 minuti circa si arriva a malga Colbricon.
Alle spalle della malga inizia il tratto più impegnativo dell'escursione: 700 metri di dislivello in poco più di 2 km divisi in due "scalini" e una rampa finale che conduce alla vetta.
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"Scalino 1" |
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"Scalino 2" |
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Rampa finale | |
Oggi (10/04/2016) la neve come mi dice uno dei tanti sciatori veneti che mi sorpassa "è tanto bella quanto brutta" infatti è pesante, tremendamente pesante e io con le ciaspole per non rovinare la "pista da sci" faccio gran parte del percorso su neve non battuta. Qualcuno ringrazia, le mie gambe invece mi odiano.
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Colbricon est e ovest | |
Arrivo in vetta 3 ore dopo aver lasciato malga Colbricon, riposo una decina di minuti, mangio qualcosina e poi si riparte, l'idea è quella di allungare il rientro fermandosi a pranzare al baito delle Buse dell'Oro.
Dalla vetta si scende tenendo come obiettivo questa roccia, quella cerchiata di verde, in rosso il percorso di discesa.
Nei pressi della quale si possono notare resti di costruzioni risalenti alla Grande Guerra. Si prosegue poi superando la roccia sulla sinistra, in un ultimo tratto in discreta pendenza che conduce finalmente al baito.
Arrivo al bivacco in poco meno di un'ora, questa volta è in buone condizioni, pulito, ordinato, c'è una coperta stesa su un materasso, è bucata, probabilmente mangiata dai topi.
Dallo zaino estraggo il mio fornelletto, una zuppa liofilizzata e in 20 minuti son seduto sull'uscio a godermi un pasto caldo.
Dal baito, come per la discesa dalla vetta, il rientro va fatto una po' a occhio, non ci sono tracce da seguire, vado a memoria e sfruttando l'app per smartphone
Mytrails. Occorre fare solo un po' di attenzione a non calare troppo di quota, alcuni alberi son segnati con una striscia azzurra, se si riesce a individuarli si arriva agevolmente alla malga Colbricon dalla quale si ritorna alla macchina per la strada fatta all'andata.
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Rientro veso la malga, nessuna traccia da seguire |
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Malga Colbricon |
Giornata meravigliosa, decisamente caldo (ero in maniche corte dalla malga in poi), tantissima gente con gli sci, altri 3-4 con le ciaspole, rientro fatto in completa solitudine.
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La traccia visualizzata su Google Earth |
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