Bivacco Jack Canali

Partenza dal Rifugio Cornisello, la strada per raggiungerlo l'ho descritta qui, devo solo aggiungere che la parte di strada non asfaltata ora è stata sistemata. Tornando all'escursione vera e propria, dal parcheggio si seguono le indicazioni per i laghi fino a quello superiore che si raggiunge in circa 20 minuti.
Lago superiore di Cornisello



Da li il sentiero 216



conduce in un'ora prima al lago Scarpacò,

Lago Scarpacò

poi in altri 20 minuti all'omonimo passo.


Il lago Scarpacò e in alto a destra il passo


Il lago Scarpacò visto dal passo

Arrivato al valico la vista del Lago Venezia molto più in basso mi ricorda cosa sto per fare:
lago Cornisello superiore: 2120 m
passo Scarpacò: 2617 m
lago Venezia: 2046 m
Bivacco Jack Canali: 2480 m
e ritorno, in pratica il primo giorno salirò di 497 metri per poi scendere di 571 e risalire di altri 434 il secondo giorno il percorso inverso. Ci sarebbe l'opzione passo Venezia: dal bivacco si sale a quota 2900 per poi scendere al lago Vedretta e da quello al Cornisello ma non è fattibile, almeno per il sottoscritto, per una buona serie di motivi, uno su tutti, vista la quantità di neve ghiacciata ancora presente servirebbero ramponi, picozza e almeno un compagno di scalata.
La discesa dal passo Scarpacò è eterna, non c'è sentiero o si sta sui massi o si scende sulla neve.
Raggiungo il lago Venezia e il cartello che indica il bivacco Jack Canali: tempo 1 ora e 30 minuti.



Nonostante lo zaino e la discesa appena fatta riesco a stare sotto i 90 minuti, incalzato anche dal brutto tempo che sembra avvicinarsi.

Dal lago Venezia verso il bivacco

I segni bianco/rossi ben visibili durante la salita

Un cartello indica quando il sentiero svolta verso destra.


E' un sollivo vedere quel piccolo edificio in lamiera!


Son passati 12 anni dall'ultima volta, sembra meglio di allora, e infatti è stato ridipinto, ora c'è una targa che lo identifica sopra la porta, le reti dei 9 posti letto sono state sostituite con quelle a doghe. Ci sono inoltre tazze, bicchieri, pentole, posate, qualche pacco di pasta, il fornelletto a gas con varie bombole... io nel dubbio mi son portato tutto da casa.







A sinistra cima Bon, a destra cima Scarpacò, quasi al centro passo Venezia


L'unica cosa che manca è il vecchio libro del bivacco, ce n'è uno nuovo dal 2009, peccato mi sarebbe piaciuto ritrovare quanto avevo scritto anni prima.
Intanto il tempo (metereologico) decide di offrirmi quanto a sua disposizione, fino all'ora di cena è un susseguirsi in ordine sparso di pioggia, neve, cielo praticamente sereno, nebbia e vento.

Il bello...

... il brutto...

... e il freddo!


Verso le 21 vado a dormire, il sacco a pelo (ho portato quello estivo con lower limit a +6) si comporta tutto sommato bene, è vero che mi ci son infilato praticamente vestito ma alle 6:30 ora della sveglia il termometro segna mezzo grado sopra lo zero. L'acqua che fuori si è fermata nelle buche delle rocce è ghiacciata per 1-2 millimetri. Con estrema calma esco, appena in tempo per vedere il sorgere del sole, mi preparo la colazione, riordino le mie cose e il bivacco e per le 8 parto.



Il cartello dice 1 ora fino al lago Venezia, io ci arrivo alle 9 e 45... pensado al passo Scarpacò già temo di arrivarci per le 13 se non le 14.

Il passo Scarpacò visto dal lago Venezia


Non posso dire che sia stata una passeggiata, più di una volta salendo ho pensato "Ma chi me l'ha fatto fare?" però raggiungo il passo alle 12:05, meglio del previsto.

Meno di 200 metri...

Il gruppo della Sat di Ossana che ha appena messo il palo con le indicazioni sul passo.


Altro cartello altra "1 ora" fino ai laghi di Cornisello che raggiungo in 1 ora e 40 ma ormai è fatta.

Il palo con le indicazioni sul passo, appena piantato.

Due ultime osservazioni, sul libro del bivacco (dal 2009) ci sono circa 260 firme, la mia manca mi son dimenticato, quelli che son saliti dal rifugio Cornisello si contano sulle dita di una mano ed effettivamente è un tragitto poco sensato, si fa un sacco di fatica in più per nulla, fatta una volta non la rifarei più.
Altra considerazione personale: il sentiero sembra segnato "a senso unico". A salire è molto difficile non vedere i segni bianco/rossi, sono sempre molto evidenti e si vedono anche quelli più lontani, a scendere, parlo sia del tratto bivacco Canali - lago Venezia che dal passo Scarpacò al lago superiore di Cornisello invece più di una volta mi son dovuto fermare per capire dove dovevo andare. Mi è capitato in più di un'occasione di voltarmi e trovare il segno alle mie spalle oppure di vedere i segni non su una roccia che spicca dalle altre di un metro, ma su una a terra, quasi nascosta.

P.S. Tutte le foto, tranne quelle del bivacco le ho fatte di domenica, sabato ho pensato solo a salire il più in fretta possibile.

P.P.S. La zona è molto bella e si posso fare varie escursioni, ma meglio arrivare presto: domenica c'erano macchine ovunque, sia ai parcheggi del Cornisello sia più in basso, al bivio con il rifugio Segantini.





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