Partenza dal rifugio Refavaie:
Il sentiero parte seguendo una strada non asfaltata per i primi 3km circa, per poi proseguire con un classico sentiero nel bosco. Il dislivello è più o meno di 1000 metri, cioè dai 1100 circa del Refavaie ai 2183 della forcella Coldosè, 3 ore e mezza il tempo necessario. C'è poco altro da dire, l'escursione non ha punti difficili e il sentiero è ben segnato. L'unico inconveniente per il momento è che un tratto del sentiero è stato interessato da una o più valanghe durante l'inverno, vari alberi sono caduti e alcuni intralciano il passaggio o rendono difficile individuare la stada da seguire.
Le foto:
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Il rio Caldosè nel tratto vicino al rifugio Refavaie |
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I primi chilometri del sentiero seguono questa strada |
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Il tratto interessato dalla valanga |
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Il tratto finale del percorso in gran parte pianeggiante,
sullo sfondo il bivacco (non si distingue ma c'è... giuro!) |
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Il lago delle Trute dalla forcella Caldosè |
Una nota particolare per il bivacco Coldosè: struttura di recente costruzione ma con qualche problema a livello di "immagine": sul quaderno del bivacco tra tanti commenti positivi anche insulti vari, critiche alla costruzione della struttura, frequenti i "salito oggi, tutto in ordine" come se il bivacco necessitasse di vigilanza.
A me ha fatto una strana impressione, è come se avesse qualcosa di sbagliato. Per le salite dal Refavaie o dal lato di Predazzo è troppo vicino, ha più senso per chi fa la Translagorai e in tal modo alleggerisce il carico del bivacco "Paolo e Nicola", ma non è tanto la posizione che per me stona, sarà che sono abituato a posti come il "Jack Canali" o il "Fiamme Gialle" ma entrare in un posto a 2000 metri con vetri doppi, mocio e relativo secchio, un mobiletto con guanti, spugne, detersivi per piatti e vetri, pannello solare, luci, presa tipo accendisigari... Non so se è fin troppo curato o se più che un bivacco sembra una casa data in affitto per le vacanze: entri e un cartello ti avvisa che portare su la legna in elicottero è costato 1300 euro e quindi dovresti usarla con parsimonia, e non per pasti di gruppo (?), nel quaderno del bivacco c'è l'inventario con indicato tutto -ma proprio tutto- quello che c'è sia dentro che fuori il ricovero e nelle note leggo che qualcuno si è rubato un "coltello grande". Tristezza per il gesto, ma un "coltello grande" a che serve in un bivacco dove non dovresti essere per cucinare polenta e costine con gli amici?
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Bivacco, "zona giorno" |
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"Zona notte 1" |
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"Zona notte 2" |
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A momenti c'è più roba che a casa mia... |
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Inventario??? |
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