Approfittando della bella domenica di sole, guido fino a localita Tedon, luogo di partenza di altre escursioni già effettuate come ad esempio il Forzelon di Rava.
Sono più o meno le 6 quando inizio a camminare, di neve non se ne vede molta, almeno fino a Ponte Campivelo, da li in poi infatti diventerà una presenza fissa. In un'oretta raggiungo Ponte Caldenave e qui cominciano i guai: le frecce indicano una direzione, la mappa dell'app Trekkart un'altra!
Rischio e seguo la mappa, al massimo taglio un po'. Infatti è quello che succede, praticamente da Ponte Caldenave salgo quasi in linea retta ai Laghi della Val d'Inferno. Persa ogni speranza di seguire un sentiero, a "occhio" punto Baito Lastei dove arrivo poco prima delle 9.
Urge una pausa, caffettino di rito, qualche foto, mi godo un po' il sole... mezz'ora dopo uno sguardo alla mappa, e via verso Lago Nassare (o Busa del Lago). Mi servono quasi trenta minuti per raggiungerlo, il sentiero, come nel resto dell'escursione è sepolto sotto uno strato di neve dura, e dei classici segni bianchi e rossi ne vedo ben pochi, probabilmente molti sono fatti a terra, sulle rocce, in un paio di occasioni torno sui miei passi.
Dal lago proseguo più o meno in quota verso il canalone che scende verso Malga Nassare, ci sarebbe un sentirero ma rinuncio definitivamente a cercarlo, la neve un pochino si è ammorbidita, scendo "a zete" nel canalone, ci sono un sacco di alberi a terra. Raggiungo con una certa gioia la strada della malga, dove parte il sentiero, che arriva fino al rifugio Carlettini. Da li in breve su strada asfaltata torno alla macchina che raggiungo poco prima delle 13.
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